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Metafore efficaci nella formazione esperienziale #6 Rafting

Il fiume è un ambiente dinamico che ci offre un contesto instabile e mutevole all’interno del quale dobbiamo prendere delle decisioni. Vi ricorda qualcosa? Sembra quasi la descrizione del mercato nel quale siamo ormai abituati ad operare.

Sesta puntata di “Metafore Efficaci”, per aiutare chi si occupa di formazione, dentro e fuori l’azienda, a scegliere attività e strumenti utili per raggiungere gli obiettivi formativi del vostro team. Nelle precedenti puntate abbiamo parlato di:

  1. Orienteering
  2. Dragon Boat
  3. Drumming
  4. Sailing
  5. Cooking Experience

L’obiettivo della rubrica è capire quali metafore possono essere utilizzate in modo efficace in un evento di formazione, costruito intorno a specifiche tematiche. Le attività prese in considerazione possono essere sportive, artistiche o di altro genere. Quello che accomuna tali attività è il fatto che hanno una durata di almeno due ore e vengono erogate all’esterno dell’azienda. Non parliamo, quindi, di giochi d’aula, small techniques o altre attività utilizzate per spezzare la continuità di un meeting o per sottolineare alcuni concetti espressi in una sessione d’aula.

L’argomento di oggi è relativo ad un’altra attività molto utilizzata nell’ambito di eventi di team building e che è legata all’ambiente naturale, e in particolare all’acqua. Parliamo, infatti di rafting, la discesa di fiumi e corsi d’acqua con speciali gommoni.

Down the river

Come detto, l’attività consiste nella discesa di un fiume con un raft, un gommone in PVC molto resistente, su cui trovano posto da 6 a più di 10 persone, a seconda delle dimensioni del gommone. 

Nella versione europea, che differisce dal tipo di navigazione che viene fatta ad esempio nei fiumi americani, il raft ha un timoniere o una guida, che oltre a pagaiare e dare impulso alla navigazione dirige l’imbarcazione e coordina i partecipanti, e un certo numero di passeggeri. Ogni passeggero, oltre alle dotazioni di sicurezza, impugna una pagaia e rappresenta il motore del gommone.

A livello sportivo, il rafting è una disciplina sportiva che ha diverse specialità: fondo, velocità, testa a testa e slalom. Per quello che interessa noi, è possibile combinare una serie di esercizi che aiutano a stimolare alcune competenze di gruppo, anche se, nella maggior parte dei casi, viene presa in considerazione la sola discesa di un fiume.

Andiamo oltre il “siamo tutti sulla stessa barca”

Negli articoli sul Dragon Boat e sul Sailing abbiamo visto come l’ovvia, seppur interessante, metafora del “siamo tutti sulla stessa barca” sia forse troppo sopravvalutata rispetto alle altre diverse possibilità che ci offre la disciplina.
Vediamone alcune.

Il fiume è un ambiente dinamico che ci offre un contesto instabile e mutevole all’interno del quale dobbiamo prendere delle decisioni. Vi ricorda qualcosa? Sembra quasi la descrizione del mercato nel quale siamo ormai abituati ad operare. Allenarsi su fiume con obiettivi specifici può essere sicuramente un buon esercizio metaforico per allenare il decision making, adattabilità e flessibilità al cambiamento, capacità di analisi del contesto in una situazione di scarsità di informazioni, ecc.

Anche il fatto di superare una rapida, per quanto semplice, può essere fatto con diversi approcci e modalità, ognuno dei quali potrà portare a diversi risultati.

Per chi, invece, volesse lavorare sulla pianificazione strategica, non c’è nulla di più semplice che un bel fiume da scendere. Una volta settati gli obiettivi strategici (attraversare un tratto di fiume dal punto A al punto B), si fa un’analisi delle risorse a disposizione (know-how acquisito durante il briefing, persone, ecc.), si assegnano dei ruoli (chi sta davanti, chi fa da timoniere, ecc.), si organizzano i dipartimenti (gommoni), si danno tempi e milestones (punti noti su una mappa del fiume), ci si addestra su un possibile piano B (cosa fare in caso di emergenza o di evento non desiderato, ad esempio, se una persona cade in acqua o un gommone si incastra) e, alla fine, solo alla fine, si passa alla fase di execution (la discesa del fiume).

Allo stesso modo è possibile lavorare sul crisis management, simulando un intervento o una situazione di emergenza; oppure sulla comunicazione efficace, lavorando su un sistema di comunicazione sincrono e asincrono tra diversi gommoni impegnati nella discesa.

Rafting: quando utilizzarlo nella formazione per aziende?

Come già evidenziato nel precedente paragrafo, il campo di azione è particolarmente ampio. Con un po’ di fantasia e un pizzico di esperienza, è possibile lavorare su una progettazione anche molto articolata, destrutturando la semplice discesa di un fiume trasformandola in una esperienza che può essere usata per diversi obiettivi formativi, dalla leadership all’organizzazione, alla comunicazione, fino ad arrivare a un più leggero evento di team building finalizzato alla conoscenza e integrazione fra persone e dipartimenti.

Come per altre tipologie di eventi e progetti formativi, la fase di analisi dei bisogni e di definizione degli obiettivi formativi è essenziale e determina il modo in cui un’attività può essere declinata. Se, poi, decidiamo di utilizzare il rafting come momento esclusivo o attività integrata in un evento più grande, allora possiamo contare sul grande impatto emotivo che può avere una disciplina che prevede una profonda connessione con l’ambiente naturale.

Nell’ambito delle diverse proposte che negli anni abbiamo realizzato con i nostri clienti, ne segnalo un paio che ritengo particolarmente interessanti. 

La prima consiste nell’organizzazione di un’attività di soccorso su fiume, dove i diversi equipaggi si devono coordinare per portare a termine una missione di salvataggio.
La seconda è organizzata come una complessa e divertente caccia al tesoro fluviale che coniuga l’emozione di una discesa in rafting con elementi di problem solving e un’attenta attività di coordinamento tra i diversi equipaggi che devono concorrere tutti insieme alla soluzione degli enigmi.

Aspetti organizzativi e progettuali

Sotto il profilo organizzativo, l’elemento che considero prioritario è far capire al partner sportivo – la compagnia di rafting – che non si sta organizzando una semplice discesa. L’obiettivo è stimolare e far emergere comportamenti coerenti con gli obiettivi formativi, che gli operatori sportivi dovrebbero non solo conoscere, ma su cui dovrebbero essere preventivamente formati.
Il livello di ingaggio delle guide rafting è sicuramente superiore rispetto alla classica discesa cui sono abituati, cosa che potrebbe impattare sul costo dell’attività, o sulla scelta di una guida più senior.

Oltre a ciò, in considerazione del fatto che ci si trova in un ambiente naturale outdoor, le condizioni climatiche, meteorologiche e ambientali possono avere un’influenza importante.
Nella fase di scelta dell’attività, è importante tenere in buon conto eventuali resistenze da parte di persone spaventate dall’attività o con una grande ritrosia ad indossare una muta per motivi personali. In questo caso ritengo che vada scelto un percorso che permetta di lavorare sulla formazione e non sulla mera “botta di adrenalina” fine a se stessa. Ci sono fiumi, in Italia, che potrebbero essere non adatti a un evento di formazione esperienziale basato sul rafting.

Anche in questo caso ci sono tanti altri piccoli dettagli che possono essere approfonditi, ma ritengo che le cose principali siano state affrontate. Se volete saperne di più su come questa attività può essere utile alla vostra azienda, non vi resta che contattarci.

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Roberto Locatelli

Roberto è il responsabile dei progetti di formazione di People Group. Formatore, appassionato di neuroscienze e Guida Canyon, è sempre alla ricerca di nuovi modi per conoscere e interpretare la realtà che ci circonda.